Fra Moriale

MORIALE Giovanni, detto fra Moriale (Moriale d’Albarno), Nacque a Narbona, in Francia, probabilmente negli anni Trenta del XIV secolo, con il nome di Jean Montreal du Bar.

Nel 1345, imbarcato su una galea che da Marsiglia doveva portare merci a Napoli, naufragò sulla foce del Tevere.
Moriale trovò rifugio presso lo zio priore degli spedalieri gerosolimitani a Capua.
Così entrò a far parte dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme, divenendone priore e comandante delle truppe; da quel momento fu chiamato “fra Moriale”.

Trascorse gli anni seguenti con periodi al servizio di diversi signori alternati ad altri dediti al saccheggio dei territori tra la Campania, la Puglia salendo fino alla Toscana.
Nel 1352 con una compagnia di 1700 uomini si recò a Roma per metterli a disposizione del papa contro Orvieto.

Scaduto il contratto Moriale passò al servizio del prefetto di Orvieto conubio che durò solo un mese.
Così iniziò a costituire una compagnia di 3000 sodati tra italiani, ungheresi, tedeschi e svizzeri.

Con questi uomini si recò nelle Marche per mettersi al soldo di Gentile da Mogliano, signore di Fermo, contro Pandolfo e Galeotto Malatesta.

Dopo aver liberato Fermo, si diresse a nord saccheggiando Fano, Pesaro, Rimini, Mondolfo, Jesi e Filottrano dove fece una strage di civili.
Continuò le razzie a Numana, Castelfidardo ed Ancona.

La fama di fra Moriale cresceva e a quel punto poteva contare su oltre 20000 seguaci, i Malatesta al fine di limitare ulteriori saccheggi, cercarono il sostegno di Firenze, Perugia e Siena.
Visto che l’accordo tra le città Moriale riuscì ad ottenere 40000 fiorini dai Malatesta ed altri da Firenze.

Nel 1354 Siena fu costretta a pagare 13000 fiorini per essere risparmiata, mentre Arezzo raggiunse un accordo conferendo vettovaglie.
Spostandosi verso nord furono fermati da uomini inviati da Firenze che furono sconfitti sicchè la città pagò 25000 fiorini con il patto che la compagnia si tenesse alla larga dal territorio per almeno due anni.

Nell’agosto dello stesso 1354, Moriale firmò una ferma di quattro mesi per la sua compagnia, con la lega di Lombardia, contro Giovanni Visconti arcivescovo di Milano, per ben 150000 fiorini.

Invece di seguire la compagnia Moriale si diresse a Roma per discutere questioni riguardanti i suoi fratelli, con Cola di Rienzo.
Quest’ultimo invece lo fece imprigionare e decapitare il 29 agosto 1354, inoltre divise con il papa le sue ricchezze.