Cantiano, sembra prendere nome da Cante Gabrielli, di origine Eugubina che, nel X secolo, ottenne da papa Stefano VII alcuni castelli nell’Italia centrale, tra i quali quello di Luceoli, che fu ribattezzato Cantiano (da Cante).
Il territorio di Cantiano era già stato abitato da Umbri, Romani, Galli che tenevano contatti con i vicini Etruschi come risulta dalle Tavole Eugubine.
A seguito della distruzione di Luceoli, avvenuta nel 1137, furono completati i lavori di fortificazione dei due colli di Colmatrano e di Cantiano con l’erezione di una cinta muraria che trasformo’ il Castello di Cantiano in una formidabile roccaforte.
Per la sua importanza strategica, Cantiano, negli anni seguenti, fu contesa tra Gubbio e lo Stato Pontificio, tra i Malatesta ed i Montefeltro.
Questi ultimi, ottennero alla fine il controllo di Cantiano che seguì di conseguenza, le vicende del Ducato di Urbino.
Da Vedere
- Il Palazzo Comunale costruzione del 1800 in puro stile rinascimentale.
- L’orologio Pubblico commissionato nel 1541 a M. Tubaldo de li Orioli di Fabriano.
I Tesori Cantianesi
- Il Pane di Chiaserna è un prodotto tipico regionale. L’ingrediente più importante è l’eccezionale qualità dell’acqua delle sorgenti del Monte Catria che, insieme al lungo processo di lievitazione naturale con impasto acido e privo di sale, additivi o conservanti, conferisce al prodotto caratteristiche peculiari di freschezza nel tempo.
- L’Amarena di Cantiano, una composta di visciole conservate in sciroppo zuccherino, un prodotto che ebbe così tanto successo da diventare simbolo di raffinatezza gastronomica in tutta Italia.
- Da decenni, la “Mostra mercato del cavallo” a cui è abbinata la “Rassegna Cavallo del Catria“, si svolge ogni secondo week-end di ottobre e la domenica successiva.
fonte: www.turismo.marche.it