Montecarotto

Montecarotto si trova a 380 m s.l.m. sulle colline tra i fiumi Misa ed Esino.

Il toponimo deriva dal nome latino “Mons Arcis Ruptae“, cioè “Monte della rocca rotta” distrutta da una guerra o un terremoto.

Nell’XI secolo il castello di Montecarotto, “Turris Ruptae“, posto sul colle aveva un discreto nucleo abitativo fuori delle mura e la sua Pieve era la più vasta della Diocesi di Jesi.

Nel 1248 il cardinale Raniero, vicario del Papa, lo cedette al comune di Jesi di cui seguì poi le vicende storiche.

Montecarotto è da sempre vocata alla viticoltura in particolare del Verdicchio di cui è una delle eccellenze nella produzione.

Qui se ne producono diverse tipologie, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio dei Castelli di Jesi classico, Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore, Verdicchio dei Castelli di Jesi passito, Verdicchio dei Castelli di Jesi spumante.

Da Vedere

Il Torrione cilindrico da cui si gode un panorama sulle valli dal fiume Misa all’Esino

Il Teatro Comunale

La Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata

La Chiesa di San Pietro si hanno le prime notizie nella prima metà del Quattrocento

La Chiesa di San Filippo Neri (anticamente detta di Santa Maria delle Grazie) del ‘500

La Chiesa Conventuale di San Francesco del 1612

La Chiesa di Santa Maria del Popolo della seconda metà del secolo XVI.

Nei prossimi giorni a Montecarotto