Fossombrone

Il nome Fossombrone deriva certamente da Forum Sempronii nome dell’antico centro romano legato a sua volta alla figura del tribuno Gaio Sempronio Gracco capitato in queste zone nel 133 a.C..

Forum Sempronii, era già municipio nel I secolo a.C., fu devastata dai Goti nel 409.

Nel 552 d.C., entrò a far parte dell’Esarcato di Ravenna, componendo la cosiddetta Pentapoli annonaria assieme a Urbino, Cagli, Gubbio e Jesi.

Dal 999 Fossombrone passò sotto il potere di papa Silvestro II.

Nel XIII secolo la città passò ai d’Este dopo altro alternarsi di potere, nel 1444 Galeazzo Malatesta, signore di Pesaro, vendette la città al conte Federico da Montefeltro, sotto la cui signoria, Fossombrone godette di un periodo di prosperità per il fiorire di produzioni di lana, carta, seta e per il rinnovamento edilizio.

Ai Montefeltro seguirono i duchi Della Rovere la città che fecero espandere la città.

Nel 1631 essendosi estinta la famiglia Della Rovere, l’intero ducato d’Urbino, e quindi anche Fossombrone, passò sotto il diretto controllo dello Stato della Chiesa.

Da Vedere

Rocca Malatestiana. La rocca del XIII-XV secolo oggi mostra solo i suoi ruderi, ma si possono riconoscere i possenti torrioni angolari, il mastio e la caratteristica pianta pentagonale dovuta all’intervento dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini.

Ponte della Concordia. A cavallo del Metauro, è originario della seconda metà del secolo XVIII.

Si presenta a un’unica arcata a schiena d’asino sul modello dei “ponti del diavolo” della tradizione medievale, e collega l’abitato storico con il quartiere di Sant’Antonio.

Corte Alta (Palazzo ducale di Fossombrone). La costruzione dell’edificio fu iniziata nel XIII secolo e rimaneggiata per volere del Duca Federico da Montefeltro con interventi di Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e Girolamo Genga.

Corte Bassa e Corte Rossa. Fu una delle residenze forsempronesi dei duchi di Urbino, è una costruzione cinquecentesca con porticato che pur avendo perduto molto del suo antico splendore, conserva ancora la pregevole cappella privata del cardinal Giulio Della Rovere con all’interno stucchi attribuiti al Brandani.

Parco archeologico Forum Sempronii. Gli scavi effettuati hanno portato alla luce parte della consolare Flaminia, numerosi edifici porticati, pochi resti della cinta muraria, un edificio parzialmente adibito a terme ed un tratto del basolato romano, il tutto proprio intorno alla chiesa di San Martino del Piano.

Chiesa di San Filippo Neri. L’edificio si trova sul lato sinistro del corso, fu edificato tra il 1608-13 dai forsempronesi per voto pubblico alla nascita del duca Federico Ubaldo figlio di Francesco Maria II Della Rovere.

La facciata della chiesa è rimasta incompiuta mentre l’interno barocco ha stucchi attribuiti al plasticatore Tommaso Amantini.

Chiesa di Sant’Agostino. La chiesa si trova sempre sulla sinistra di corso Garibaldi, edificata nel XIV secolo mentre alla fine XVIII secolo fu ampliata e sopraelevata.

Colle dei Cappuccini.

Su un colle di 329 m s.l.m., sul lato opposto a Fossombrone, si trova la chiesa di San Giovanni Battista, ora santuario del Beato Benedetto Passionei, del XVI secolo, con annesso convento dei padri francescani cappuccini, uno dei primissimi dell’ordine.

Nei prossimi giorni a Fossombrone


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