Sant’Angelo in Pontano

Sant’Angelo in Pontano è un piccolo centro che si innalza su un’altura a m 473 s. m. tra la valle del fiume Ete Morto e la valle del Tenna.

Il toponimo è composto da due parti, la prima parte è il richiamo a San Michele Arcangelo, santo caro ai Longobardi, la seconda deriva dalla collocazione di Sant’Angelo nel distretto amministrativo del Ducato di Spoleto denominato “ponte” da cui pontano.

Nel VII secolo fu costruito il convento Santa Maria delle Rose da parte dei benedettini e poco dopo il paese passò sotto il controllo dell’Abbazia di Farfa.

Nel dicembre 1263, Sant’Angelo in Pontano diventa Libero comune, ma dopo pochi anni si sottomette prima alla città di Tolentino, poi a Fermo.

Nel 1413 Sant’Angelo in Pontano fu possesso dei Da Varano per poi tornare a Fermo seguendone le sorti, sino all’unità d’Italia quando passò alla provincia di Macerata.

Da Vedere

La collegiata del Santissimo Salvatore in stile romanico-gotico risale alla prima metà del XII secolo

La Chiesa e Convento di San Nicola
Dedicata al patrono del paese San Nicola da Tolentino, nato e cresciuto in santità a Sant’Angelo, sorge sulla sua parte più alta, in un piazzale panoramico accanto al Convento degli Agostiniani

La chiesa di S. Maria della Pietà, detta anche delle Pietre, con un elegante portico sorretto da tre colonne, che conserva un pregevole affresco rappresentante la Madonna della Misericordia (sec. XV)

La contrada Collechiarino con un bel querceto e le Fontanelle

Il Castello di San Filippo, una casa-torre fortilizio costruita nel XIII secolo.

Nei prossimi giorni a Sant’Angelo in Pontano